Isola Parco, tutta da esplorare
La Sardegna offre una serie di scenari incantevoli per gli amanti delle escursioni e delle esplorazioni, con un'oasi ambientale da fare invidia al mondo e una natura selvaggia che mantiene incontaminati interi ecosistemi. Se sei amante di questo genere di avventura, nell'isola troverai una serie di tappe imperdibili, sia per quanto riguarda il mare che la terra.
Partiamo dai parchi nazionali che in Sardegna sono due: Parco dell'Isola dell'Asinara e il Parco La Maddalena. Il primo è abbastanza vasto considerando che la superficie è superiore ai 5000 ettari, la sua nascita risale al 1997 quando da sede del carcere venne convertito in parco. Posta sull'isola omonima, nonostante sia abbastanza piccola, offre panorami naturalistici molto diversi fra loro in quanto le coste vengono differenziate dalle correnti per cui troveremo una parte occidentale rocciosa e ricca di falesie mentre la parte orientale è piena di spiagge e risulta più pianeggiante. L'anima del parco è viva, vivissima, costituendo una macchia mediterranea a cui non mancano piante rare e diverse specie animali come famiglie intere di cinghiali che scorrazzano libere e felici.
Tra le attività consentite all'interno del parco ci sono: passeggiata a cavallo, giri in bicicletta, escursioni, snorkeling, kayak, visite guidate, birdwatching e fotografia naturalistica. C'è anche una zona adibita a museo con la mostra permanente "Storie d'Asinara" sita a Cala d'Oliva.
Il secondo parco importante è il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena che ricopre interamente il comune omonimo, con circa 20.000 ettari divisi tra terra e mare e un insieme di 12 isole e 130 isolotti. La nascita risale al 1996, in seguito all'esigenza di difendere uno degli ecosistemi incontaminati italiani, con diverse specie floristiche e faunistiche rare e protette. Insomma, questo parco ha un'importanza essenziale e non sorprende che sia così tutelato. Al tempo stesso, la sua bellezza richiama migliaia di visitatori per una passeggiata, un'escursione naturalistica, una visita guidata, un picnic all'aperto o semplicemente per una vacanza alle prese con attività da spiaggia come snorkeling, kayak o del relax.
Sono tanti i musei presenti nel parco: dal "Geo-Mineralogico-Naturalistico e il Museo del Mare e delle Tradizioni Marinaresche" al Memoriale Giuseppe Garibaldi fino al Museo Diocesano perciò sarà un'occasione per vivere una vacanza completa e ricca di opzioni con cui riempire le giornate.
Un terzo parco che deve essere aggiunto anche se l'area non è totalmente attiva è il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. Il progetto è più antico rispetto ai parchi precedentemente descritti ma ha trovato un'attuazione solo alla fine degli anni' '90. Geologicamente parlando, il parco è eterogeneo e non sorprende che molti lo ritengano il più selvaggio, merito di una crescita naturale non influenzata dal tocco dell'uomo. Flora e fauna contano specie numerose, addirittura alcune piante contano esempi secolari, oltre a numerosi monumenti naturali.
La particolarità di Orosei è che propone una serie di aree incontaminate e inabitate come Cala di Luna, Cala Goloritzé e Cala Sisine in cui è possibile sostare nelle cunette e godere delle acque cristalline e spiagge immacolate. In alcune zone è anche possibile fare arrampicata e infatti è visitata spesso da sportivi alla ricerca di un contatto puro con la natura. Nel parco è possibile fare le classiche attività come bird e biowatching, escursioni, passeggiate a cavallo, snorkeling, kayak, speleologia e visite guidate.
Nell'entroterra c'è anche la laguna del Calich con il Parco Conte - Capo Caccia, un promontorio roccioso in provincia di Sassari con numerose grotte di superficie e grotte marine da esplorare. La zona rappresenta un importante polmone per la Sardegna, c'è infatti un'area naturale protetta, una riserva marina e un parco anch'esso protetto.
Se preferisci esplorare parchi marini, hai l'imbarazzo della scelta. A Capo Carbonara, ad esempio, il fondale è trasparente e pulito, colorato grazie alle margherite di mare che ricoprono popolose la superficie e banchi di pesci che si avvicinano all'uomo senza timore. A La Maddalena c'è invece il Grottino di San Francesco dove poter fare immersioni. La profondità è di circa venti metri ma la particolarità è la tana di un gongro di circa venti chili che fa amicizia con i sub che frequentemente visitano il posto, ma c'è anche spazio per tartarughe e delfini. Vicino Caprera c'è Cala Coticcio, proprio nella sua punta a forma di mezza luna è possibile immergersi con diving autorizzati e l'esperienza è imperdibile. La baia è famosa con il nome di Thaity e ha un fondale ricco morfologicamente parlando, uno spettacolo della natura in cui il blu profondo del mare è frastagliato da macchie colorate dalle tinte brillanti.
Nell'isola di Mal di Ventre ci sono correnti spesso agitate - da qui il nome intuitivo - e non stupisce che l'isola sia disabitata da molti anni eppure è ancora possibile immergersi per fare scoperte sensazionali. L'intera area terrestre/marina è protetta, sull'isola popolano indisturbati conigli, tartarughe e foche monache mentre nell'acqua è possibile anche vedere relitti di navi romane e spagnole e imbarcazioni più recenti.