VILLAGGIO NURAGICO DI TISCALI
Ogni zona della Sardegna è segnata, in modo più o meno evidente, dal passaggio della storia. I grandi porti conquistati a più riprese da diverse potenze militari, le mura costruite e abbattute, i sentieri di montagna per raggiungere le zone più nascoste e impervie per difendersi dagli invasori. L’isola ha un passato estremamente burrascoso che inizia ben prima dei romani o dei fenici, ancora prima dell’avvento di Cartagine o di qualsivoglia genere di impero.
Torniamo indietro nel tempo fino ad arrivare al XV/XIV secolo a.C., l’Età Nuragica e la nascita del Villaggio di Tiscali.
La storia del Villaggio di Tiscali
«Si dice che nell'isola di Sardegna si trovano edifici modellati secondo l'antica tradizione ellenica, e molti altri splendidi edifici, e delle costruzioni con volta a cupola con straordinario rapporto delle proporzioni.» (Pseudo Aristotele) Fin dai tempi dei greci la Sardegna, le sue costruzioni, la sua cultura e le sue genti erano conosciute nel resto del Mediterraneo.
La civiltà nuragica si sviluppò nel periodo che va dalla piena età del bronzo (1800 a.C.) al II secolo d.C. Il nome nasce proprio dai nuraghi, imponenti costruzioni megalitiche sulla cui effettiva funzione si discute da almeno cinque secoli. Il Villaggio di Tiscali si trova sull’omonimo monte alto 518 metri al confine tra il Supramonte di Oliena e il Supramonte di Dorgali. Sulla cima della montagna si trova un'enorme dolina carsica nella quale sono presenti i resti del villaggio costruito nel corso dell'Età Nuragica, frequentato e ristrutturato durante l'Età romana (II/I secolo a.C.).
Come raggiungere il villaggio
La particolarità di questo monumento è la sua posizione che gli offriva la protezione adeguata contro gli invasori. Naturalmente dovete visitarlo perché è un’icona dell’isola, una di quelle mete delle quali non si può fare a meno.
Per raggiungere la dolina dovrete affrontare un’escursione di circa un paio d’ore: trekking tra le colline e la natura della Sardegna. La zona selvaggia renderà il vostro percorso suggestivo in una costante scoperta delle bellezze del panorama; potete arrivare da Dorgali e, seguendo la strada grazie ai diversi cartelli e alle frecce disegnate sulle rocce, verrete guidati attraverso la valla di Surtana, la gola di Doloverre fino alla salita per il monte Tiscali dove, raggiunto il villaggio, avrete una visuale straordinaria sulla valle di Lanaittu.
Il centro della dolina: il Villaggio di Tiscali
Il villaggio nuragico è stato costruito lungo le pareti della dolina, completamente invisibile dall’esterno, almeno fin quando non si arriva l’interno della cavità. È composto da due diversi agglomerati di capanne di diversa dimensione:
- Il primo gruppo lo raggiungerete da un’ampia apertura sulla parete e vi troverete ad ammirare a nord quaranta capanne circolari costruite su un pendio;
- Il secondo gruppo si trova invece sul lato sud-ovest, composto a sua volta da circa trenta abitazione con base quadrata/rettangolare.
Al centro della dolina potrete perdervi nella bellezza di un bosco di lecci e lentischi millenario che, nonostante i saccheggi e gli attacchi al villaggio, è rimasto completamente intoccato. Raggiunta questa zona non fermatevi soltanto al villaggio di Tiscali, ma spostavi per poter visitare il complesso dell’Aryu, il nuraghe Mannu, le dozzine di domus de Janas fino alle grotte Corbeddu e Ispinigoli.
Lo splendore di quest’isola è offerto dalle grandi possibilità di ogni zona. Spostandovi verso la costa orientale o attraversando l’entroterra per toccare la zona est, ammirerete e godrete di paesaggi e camminate a dir poco magnifiche.