Golfo di Oristano

Il golfo di Oristano prende il nome dall’omonima città e rappresenta uno dei golfi principali della Sardegna. Caratterizzato da fondali ricchi di corallo rosso, il golfo offre dimora ai fenicotteri rosa e a molteplici specie marine.


La storia

Nell’epoca dei fenici, intorno all’VIII secolo, nel golfo di Oristano sorgeva la città di Tharros. Oggi restano solo le sue rovine che si affacciano sulle limpide acque del golfo in un’atmosfera carica di suggestione. L’area archeologica è sovrastata dalla torre di San Giovanni di Sinis, risalente alla dominazione spagnola. Del periodo nuragico sono molte le testimonianze, oltre a nuraghi e pozzi sacri, spiccano sicuramente le statue dei Giganti di Mont’e Prama. Si tratta di 28 colossi sopravvissuti ad oltre tremila anni e giunti a noi come una delle più antiche testimonianze di civiltà sull’isola. Queste statue, che rappresentavano arcieri, lottatori e spadaccini, si ergevano a protezione di una necropoli situata sulla collina di Mont’e Prama. Furono poi sepolte ai bordi della collina, dove rimasero fino al loro fortuito ritrovamento nel 1974.


Cosa vedere

Il territorio del golfo è disseminato di nuraghi, circa 80, questi insieme alle rovine della città di Tharros costituiscono le testimonianze storiche del territorio. A Carnevale come da tradizione si tiene la Sartiglia, un evento in cui cavalieri e cavalli si cimentano in sfide e acrobazie. Si tratta di una tradizione radicata e antica e una delle più coreografiche manifestazioni equestri del Mediterraneo. I partecipanti indossano gli abiti della tradizione sarda e di quella spagnola. Un’altra festa tradizionale è l’Ardia di San Costantino, si tratta di una corsa a cavallo sulla strada che porta al santuario, che si tiene ogni anno nelle giornate del 6 e 7 luglio.


Le spiagge

A nord del golfo di Oristano troviamo l’isola di Mal di Ventre, si tratta di un’area marina protetta con fondali ricchi di specie e distese di coralli, fra cui il corallo rosso. Per la straordinaria bellezza dei suoi fondali, questa zona è una delle mete più ambite per le immersioni.

Per chi è alla ricerca di un momento di relax e di totale tranquillità la località di Santa Giusta, con le sue spiagge poco affollate, è la meta ideale.

Tra le spiagge più frequentate, invece, spicca sicuramente quella di Torregrande, qui il divertimento prosegue anche di sera dove il lungomare diventa un classico punto di ritrovo e dove d’estate si tengono feste e concerti. La spiaggia della marina di Arborea, con fondali meno profondi, è caratterizzata da sabbia fine e chiara. In questa zona, grazie alla pineta, è possibile ripararsi dal calore del sole nelle ore più calde. Questa spiaggia è la meta preferita per le escursioni a cavallo, è possibile infatti trovare molti maneggi nella zona. La zona di Oristano è uno dei luoghi ideali in cui avvistare i fenicotteri rosa che popolano l’isola, in particolare lo stagno di Santa Giusta e quello di Cabras, sono alcune delle zone in cui è possibile vedere questi splendidi esemplari.


La tradizione gastronomica

Uno dei pesci che si trova più di frequente sulle tavole degli oristanesi è il muggine, prevalentemente utilizzato nel piatto tipico "Sa merca".

Per la carne, sicuramente una menzione di merito spetta al bue rosso del Montiferru che è Presidio Slow Food, così come anche il Casizolu, un formaggio vaccino a pasta filata.