GROTTE DI NETTUNO
Le meraviglie della Sardegna si allungano per tutta la sua superficie: le foreste, le spiagge, i piccoli borghi e i monumenti alla storia che ha segnato il popolo sardo. Ma vi siete mai imbattuti in quei gioielli che si trovano sospesi tra il mare e le alte volte in pietra?
Le grotte di Nettuno nel nord-ovest della Sardegna vi stanno aspettando.
Dove si trovano
Le grotte di Nettuno sono alcune tra le più famose in tutta la Sardegna, tanto da essere considerate le più affascinanti di tutto il bacino del Mediterraneo. Si trovano vicino ad Alghero e sono facilmente accessibili.
Come raggiungere le grotte di Nettuno
Potete scegliere due modi, la via di terra o quella di mare. Quale vi stuzzica di più?
La prima opzione vi porterà al promontorio di Capo Caccia – in macchina o con un’escursione di circa 3 ore partendo da Tramariglio. Ancora prima di raggiungere la vostra metà potrete ammirare un paesaggio splendido offerto dal promontorio: 168 metri di altezza, la profonda insenatura di Porto Conte da un lato, la profondità del blu del mare davanti a voi. Ora imboccate la scala del capriolo (o Escala del Cabirol in catalano) che si snoda lungo la parete ovest a picco sul mare, 656 scalini panoramici.
La seconda opzione invece è più comoda e a sua volta vi darà modo di ammirare la bellezza della costa. Partendo con il battello da Alghero o da Cala Dragunara percorrerete un’area marina protetta, costeggerete Capo Galera e Punta Giglio e sbarcando all’ingresso della grotta.
Visitare le grotte
Il vostro viaggio inizia qui, nell’esatto momento nel quale mettete piede all’interno delle grotte di Nettuno. Che siate arrivati in barca o lungo la scalinata ora vi potrete immergere nella bellezza di alte volte di pietra, stalattiti e stalagmiti e un lago d’acqua salata.
La prima parte della vostra visita sarà dedicata al lago Lamarmora con acque limpide e salate. Al centro dello specchio d’acqua c’è una colonna stalagmitica alta circa 2 metri, chiamata Acquasantiera perché in cima ci sono delle piccole vaschette nelle quali si raccoglie l’acqua dolce.
Scendete per arrivare nella Sala delle Rovine piena di grandi stalattiti e raggiungete la Sala della Reggia con le sue immense colonne di calcare che arrivano fino a 9 metri d’altezza. La volta cresce ancora, raggiunge i 56 metri da dove scendono grandi colate simili a canne di un organo e, sempre qui, ammirate la grossa stalagmite chiamata Albero di Natale. Il lago termina con una piccola spiaggia che un tempo era formata da tanti piccoli sassi – proprio per questo prese il nome di spiaggia dei Ciotolini.
Dalla Sala della Reggia si arriva alla Sala Smith (si dice fosse il nome di un capitano inglese che nell’800 esplorò la grotta) che al centro ha quello che sembra un Grande Organo: una colonna larga 50 metri per 4 e alta 49. Il soffitto si abbassa quando si entra nella Sala delle Trine e dei Merletti, concludendo la visita nella Tribuna della Musica, un belvedere dove si vede la Reggia e il lago Lamarmora.
Le grotte sono lunghe circa 4 chilometri e una parte è visitabile soltanto dagli speleologi: il Lago dei Funghi, la galleria del Metrò e il Lago Semilunare.
Le altre grotte della Sardegna
Visitare le grotte di Nettuno di Alghero [LINK ALGHERO] vi ha fatto venire voglia di vederne altre? Sappiate che in Sardegna potrete coltivare questa passione raggiungendone altre via terra o mare oppure immergendovi nel blu scuro delle acque dell’isola. Ad esempio la grotta di Su Mannau, quella del Bue marino Dorgali oppure la grotta del Fico a Baunei.