Carloforte
L'elegante cittadina di Carloforte sorge nell'isola di San Pietro, nell'estremità sud-occidentale della Sardegna. Carloforte figura nelle prime posizioni di tutte le classifiche dei borghi più belli dell'isola, al pari di Bosa e Posada. La storia del borgo affonda le proprie radici nella prima metà del Settecento, quando Carlo Emanuele III concesse ai tabarchini (originari di Pegli e Genova) di colonizzare la disabitata isola di San Pietro. A loro si deve non soltanto la realizzazione di Carloforte ma anche della vicina Calasetta (situata sull'isolotto di Sant'Antioco), conosciuta soprattutto per la sua spiaggia. Ecco quali sono le cose più belle da fare e vedere durante un soggiorno nel borgo di Carloforte.
I vicoli di Carloforte
Carloforte accoglie in tutto 6 mila persone ed è l'unico centro abitato dell'isola di San Pietro. Il borgo antico si distingue per i suoi vicoli che seguono il pendio su cui sono state costruite le case che si affacciano sul caratteristico porticciolo. Quando si cammina tra le viuzze di Carloforte sembra quasi di essere in uno dei quartieri storici di Genova, tale è la somiglianza con il centro abitato ligure. In realtà la costa sarda dista soltanto 10 km, con l'isola di San Pietro che appartiene al piccolo arcipelago del Sulcis.
Statua di Carlo Emanuele III e Chiesa di Carlo Borromeo
Lungo la Marina di Carloforte si trova il monumento in marmo dedicato alla memoria di Carlo Emanuele III, da cui il borgo ha preso il nome. La statua è il solenne omaggio che la comunità tabarchina ha voluto fare al sovrano per aver permesso loro di colonizzare l'isola di San Pietro. Un altro Carlo - il cardinale Borromeo - è invece divenuto il patrono del borgo. A Carlo Borromeo è dedicata anche la Chiesa omonima che risale ai primi anni del Settecento.
Cucina carlofortina
La visita di Carloforte è l'occasione perfetta per assaporare alcuni dei piatti tipici della cucina carlofortina. Come primi piatti si possono citare il pastissu e la bobba. Il pastissu è un pasticcio a base di casulli, macaruin e curzetti, tre tipi di pasta fatta in casa preparati dai tabarchini. Il tutto viene condito con sugo al tonno e pesto. La bobba è una minestra di fave secche cotte con zucchina (o cavolfiore), spicchi d'aglio e olio d'oliva. Impossibile poi non citare il pesto carlofortino, i cui ingredienti sono aglio, olio extravergine d'oliva, formaggio pecorino e basilico. Spazio infine al cous cous alla Carlofortina, altrimenti noto con l'appellativo Cascà a Tabarkin, preparato con semola di grano duro di cous cous e verdure cotte (rigorosamente dell'isola di san Pietro).
La festa patronale del 29 giugno
Ogni anno, il 29 giugno si festeggia a Carloforte San Pietro, il santo venerato dai tonnarotti e corallari. Uno dei momenti più interessanti della festa patronale di fine giugno è senz'altro la processione via mare, durante la quale la statua del santo viene trasportata dalle barche dei pescatori locali. Spesso capita che i festeggiamenti per San Pietro proseguano anche nella giornata successiva, con suggestivi spettacoli pirotecnici che illuminano tutta l'isola.
Come arrivare a Carloforte
Il porticciolo di Carloforte è collegato con le due località di Portovesme e Calasetta, da dove partono i traghetti che mettono in collegamento la costa sud-occidentale della Sardegna con l'isola di San Pietro. La traversata dura all'incirca 30 minuti ed è possibile imbarcare anche l'auto, in modo da girare la piccola isola dell'arcipelago del Sulcis in modo più semplice.