IGLESIAS

Iglesias, il cui nome si deve alle molte chiese sorte nella città nel periodo del 1300, dà il nome a un intero territorio, l’Iglesiente. La festa patronale, Santa Chiara, si festeggia l’11 agosto, e in città una delle Chiese più suggestive è proprio la Cattedrale dedicata alla Santa.


La storia

La città era conosciuta nel medioevo come Villa Ecclesiae e poi Villa di Chiesa. Il suo nome attuale deriva dalla conquista degli aragonesi e dalla dominazione aragonese e spagnola. È proprio dalla tradizione iberica che derivano i riti di celebrazione della settimana Santa, durante la quale per le vie della città si tengono le processioni tradizionali. Nelle giornate del giovedì e del venerdì Santo per le vie di Iglesias si può assistere al corteo dei "Baballottis", le figure in bianco e incappucciate che percorrono le strade con in mano un bastone o un tamburo.

Un’altra tradizione da non perdere è la rievocazione medievale, che si svolge ogni anno ad agosto, in cui si tengono cortei in costume e anche un vero e proprio torneo della balestra.


Cosa vedere

La città di Iglesias custodisce molti monumenti religiosi come la Cattedrale di Santa Chiara e la vicina Chiesa di San Francesco in stile gotico – catalano. C’è poi il Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie e la Chiesa della Madonna di Valverde, quest’ultima sorta nello stesso periodo della Cattedrale, ma situata fuori dalle mura della città.

L’economia della città è storicamente legata alle miniere, non a caso una delle maggiori attrazioni di Iglesias è costituita dal cammino minerario di Santa Barbara. Si tratta di un itinerario percorribile a piedi o in bici, che è arrivato oggi a contare 30 tappe. Questo percorso, con circa 500 km in totale, permette di visitare siti archeologici e soprattutto di godere delle bellezze del paesaggio. L’itinerario consente di entrare in diretto contatto con la natura, visto che è composto per la maggior parte da strade secondarie sterrate, mentre solo per brevi tratti si cammina su strade lastricate o asfaltate. Tra le diverse tappe c’è anche la possibilità di addentrarsi nel percorso minerario vero e proprio, visitando la miniera di Monteponi o quella di Masua. Proprio affacciata sulla costa di Masua, infatti, si trova la laveria Lamarmora in cui si trattavano piombo e zinco.


Le spiagge

Il Sulcis Iglesiente comprende alcune delle spiagge più belle dell’intera Sardegna. La spiaggia di Porto Paglia è la meta ideale per i surfisti, e la sua sabbia color oro con sfumature rosate la rende perfetta anche come meta balneare. La spiaggia di Masua si affaccia al faraglione Pan di Zucchero, uno spettacolare monumento naturale. Non lontano da Masua c’è Canal Grande di Nebida dove poter fare trekking e visitare la Grotta delle Spigole, una grotta naturale scavata dal mare. Da Canal Grande si raggiungono delle spiaggette riparate e ricche di scogli come Porto Flavia.


La tradizione gastronomica

I piatti della cucina d’Iglesias si sono diffusi nell’intero Sulcis, tra questi abbiamo la tipica focaccia "Su Mustatzeddu de tamatiga" condita con pomodoro e basilico. Non mancano, inoltre, i piatti a base di pesce grazie alla tradizionale pesca del tonno rosso che viene utilizzato in piatti come la "Cassola" e la "Capunnadda". Un altro ingrediente della tradizione è il carciofo spinoso tipico del Sulcis.

Tra i dolci ci sono quelli tipici delle feste di Pasqua, come i piricchitus e le famose pastiglie con la pasta di mandorle, oltre alle papassine con frutta secca e uva passa.
Mentre tra i vini spiccano sicuramente il rosso Cannonau e il Carignano, con certificazione DOC, e tra i bianchi il Nuragus.