PORTO FLAVIA
Uno spiraglio aperto tra le rocce a picco sul mare, un pendente che ondeggia tra il presente e il passato. Sembra disegnato sulle pietre, come se un artista avesse consumato tutta la grafite per fare risaltare i confini netti e rigorosi.
È Porto Flavia che nasce sulla costa sud-occidentale della Sardegna vicino alla miniera di Masua a Iglesias.
La storia
La bellezza di un viaggio è data dalle attrazioni che vi offre la villeggiatura. Il mare sta alle coste della Sardegna quanto le montagne al centro dell’isola, ma quegli scorci che uniscono i due panorami? Sommati ad una buona dose di storia renderanno la vostra vacanza unica.
Raggiungendo Masua scoprirete che, sul finire del XIX secolo, la miniera aveva oltre 700 addetti. Costituiva una delle realtà più importanti della Sardegna per l’estrazione del piombo e dello zinco. Tuttavia la miniera si trovava in una posizione scomoda rispetto all’imbarco del minerale, un problema che rendeva l’operazione lunga e costosa.
La soluzione venne trovata dal direttore della miniera, l’ingegnere veneziano Cesare Vecelli, che concepì un’opera unica e magnifica che abbiamo la fortuna di poter ancora ammirare, Porto Flavia. Interamente scavato nella roccia, attraversato una galleria di carico con 9 silos di stoccaggio del minerale alti 18 metri e una seconda galleria inferiore. Attrezzato con un nastro trasportatore permetteva di caricare il materiale direttamente nella stiva delle navi mercantili.
Un porto innovativo, a picco sul mare, che battezzò con il nome della figlia: Flavia.
Il porto nella pietra
Un’opera grandiosa e unica nello scenario mondiale dell’epoca. Questo posto unisce la bellezza di un’architettura e un ingegno incredibili a un panorama che vi farà trattenere il respiro. Avrete la possibilità di raggiungere il porto percorrendo una galleria di circa 600 metri interamente scavata a mano.
Raggiunta la fine del tunnel vi troverete su una terrazza a strapiombo sul mare. Sarete sulla sommità del porto scavato nella montagna e potrete seguire con lo sguardo il blu scuro del mare fino ad ammirare Pan di Zucchero. Un blocco bianco di calcare cambrico che si staglia tra le onde: imponente, come una lancia illuminata dal sole.
Iglesias, il mare e le miniere
Vicino al porto sospeso c’è una spiaggia con una pineta a fare da cornice che nasce proprio di fianco alla zona di estrazione; avrete modo di stendervi al sole e di farvi accarezzare dalle onde mentre Pan di Zucchero vi osserverà dal mare. Questa spiaggia è una delle tante presenti lungo la costa di Iglesias, proprio come Porto Paglia e Nebida.
Questa zona è stata segnata profondamente dalla vita in miniera, tanto che oggi è patrimonio di archeologia industriale del parco Geominerario della Sardegna, riconosciuto dall’UNESCO.
Avrete modo di poter conoscere da vicino la storia della Sardegna, magari proprio delle sue miniere, spingendovi fino alla miniera di Serbariu . Oppure potrete appassionarvi delle altre bellezze del sud dell’isola.